Ma vietare serve? un kebab od un gelato per strada …

DAL SOLE 24ORE

Si infiamma la protesta contro la cosiddetta “legge anti-kebab” varata martedì dalla Regione Lombardia, che impone la chiusura entro l’una di notte a tutte le attività artigianali che producono e vendono generi alimentari permettendo di consumarli immediatamente (quindi, oltre ai locali che vendono il piatto di carne da passeggio tipico della cucina araba, anche gelaterie, rosticcerie, piadinerie, pizzerie d’asporto).

Su Facebook è stato diffuso infatti un invito a sfidare il provvedimento mangiando «pizza, yogurt, involtini primavera, sushi, insalata, piadina romagnola o un bel kebab» sul marciapiede di fronte ai locali: appuntamento in via Borsieri 10 a Milano giovedì alle 12,30. I consiglieri regionali Daniele Belotti (Lega) e Carlo Saffioti (Pdl), firmatari delle due proposte da cui è nata la legge, precisano però il senso del provvedimento. «Smentiamo nel modo più netto – scrivono in una nota – che d’ora in poi sarà vietato, ad esempio, il consumo di un gelato sul marciapiede esterno alla gelateria o di una pizza al trancio fuori da una pizzeria d`asporto». A essere vietata è infatti «l`installazione di arredi atti a permetterne il consumo», e al divieto si aggiunge anche una sanzione che va dai 150 ai mille euro.

«Se un cliente mangia il gelato in piedi o seduto su una panchina pubblica – è l’interpretazione di Belotti e Saffioti- all’esterno della gelateria, può tranquillamente continuare a farlo; se mangia il gelato al tavolino o al bancone, sotto un gazebo o all’interno di dehors installati dal titolare della gelateria, allora è vietato. Ma non è una novità: già oggi, in base alla legge Bersani, i laboratori artigianali non possono prevedere l’allestimento di arredi esterni per la consumazione dei propri prodotti».

A criticare la nuova legge regionale non è però solo l’opposizione, ma anche un deputato del Pdl, Benedetto Della Vedova, deputato del Pdl, che la definisce «un provvedimento demagogico, che, usando a pretesto ragioni di ordine e sicurezza pubblica, difende gli interessi corporativi di esercizi (bar, pizzerie e ristoranti) che, non solo in Lombardia, ma in tutto il mondo avanzato, subiscono la concorrenza di laboratori artigianali apprezzati da molti consumatori per l`ottimo rapporto qualità-prezzo».