Dopo l’uscita di Wilbert Das, si aspettava in Diesel l’arrivo di un direttore creativo che prendesse il suo posto.
E invece Renzo Rosso ha nominato un direttore artistico, Bruno Collin, fondatore della rivista francese di tendenze Wad. Un ingresso che segna un cambiamento nella policy dell’azienda, sempre più orientata a proporsi come un’etichetta di lifestyle e non come semplice griffe.
Collin, che si occuperà di supervisionare il lavoro di stilisti, grafici, fotografi e stylist, metterà al servizio di Diesel non solo la sua visione della moda ma anche della comunicazione e dei trend. Presto il neo-nominato chiamerà nuovi creativi (interni ed esterni) per dare vita alla squadra che siglerà lo stile della griffe nel decennio che si è appena aperto. “Su Diesel è in atto una rivoluzione che trasformerà il team e tutti i processi creativi del marchio” ha dichiarato Renzo Rosso, che ha preannunciato l’imminente nomina del nuovo amministratore delegato del brand, attesa da tempo.
All’insegna del cambiamento anche la campagna pubblicitaria siglata dall’headline “Be stupid”, affidata all’agenzia Anomaly, con uffici a New York e Londra.